8 febbraio 2010

6-7 febbraio....Bel W-E......

Inizio settimana davvero duro dopo i bagordi del w-e....ma ne è valsa la pena perchè quando una cosa bella arriva in modo inaspettato ha il sapore della gioia. Sembrava un finesettimana come tutti gli altri passato a dormire un pò di più o ad andare in spiaggia, la solita spiaggia con la solita gente. Invece è arrivata Elisa che ha portato con sé una ventata di novità. Nuovi posti nuova gente. Bella gente. E così il sabato iniziato con la solita capatina alla spiaggia di Grand Mbour, a prendere il sole e mangiare qualcosa da NDALI si trasforma in qualcosa di più. In effetti l'idea di andare a visitare il mercato del pesce da sole non è stata una delle migliori. Purtroppo in Africa c'è una cosa che non puoi nascondere, il fatto di essere bianca, una toubab. E quando sei bianca è difficile fare un giro al mercato del pesce senza che qualcuno ti voglia fare da guida. Come se per guardare i pescatori che arrivano in spiaggia e scaricano il bottino del giorno ci volesse una guida. Ma in questo teatro dell'assurdo c'è anche il ruolo del cattivo, per convincerti che davvero hai bisogno di una guida per guardare il pesce. E c'è che a volte però non è giusto cedere ai ricatti. Il sabato però non è finito con questa piccola parentesi. Continuamo il nostro giro per Mbour e arriviamo a casa di Paul, un amico di Elisa, per un saluto alla famiglia. Il saluto però diventa una bottiglia di vino e qualche birra condivisa con gli amici e la serata diventa un maiale scuoiato quasi davanti ai nostri occhi per la cena....ormai cose dell'altro mondo per me che diventano naturali, come se fossi nata in Senegal. Un'enclave cattolica che "pecca" mangiando maiale e bevendo vino nel musulmanissimo Senegal. Ma sta proprio qui il segreto di questo paese, nella convivenza pacifica tra religioni culture e etnie che si fondono senza mai perdere la loro originalità. Culture e protocolli, a volte incomprensibili a volte non condivisibili ma che nella terra dell'ospitalità senegalese ti ritrovi ad accettare. Accettare di mangiare in una stanza a parte perchè sei ospite e in quanto tale hai l'onore di prendere quella migliore della casa. E' anche questo il Senegal. Il protocollo. E' stato questo il nostro sabato. E' stata ancora più bella la domenica. Iniziata con la partenza per la Somone, una laguna a qualche kilometro da qui. Il paradiso a qualche kilometro da qui. La calma, la quiete, gli amici. I nuovi amici. Quelli con cui ci siamo ritrovate a bere vino, ancora!!!!, in serata ascoltando musica Serere, con la voglia di ballare quella difficilissima danza, che per loro sembra così naturale, e abdicando per paura di sentirsi troppo ridicole.....ma non demordo....sarà per la prossima volta!!!!!