13 gennaio 2010

E se Einstein avesse ragione??

Se resti in Senegal il tempo necessario per instaurare relazioni di qualsiasi genere, che siano esse di lavoro o personali ti accorgi che per molti senegalesi il tempo non scorre in modo lineare … e che quando arriva la convocazione ad una riunione per il giorno tot alle ore 10, non necessariamente significherà che tu debba essere lì per le 10; molto probabilmente in modo più che sottinteso, tant’è vero che mi riesce ancora difficile cogliere la sfumatura, significherà che, per tutta la mattinata del giorno tot, non importa a che ora tu voglia venire, se proprio non ti disturba e tu non abbia nient’altro da fare noi saremo lì … ed è proprio in un’occasione del genere che io con la mia mentalità da occidentale penso: è la prima volta che guido da sola per le strade sabbiose di Mbour, è meglio che mi avvii prima, non si sa mai; la macchina non propriamente nuova della mia Ong potrebbe fermarsi come capita quasi tutti i giorni, o potrei rimanere bloccata nella sabbia come capita più di una volta al giorno, e poi ci sono gli imprevisti, quelle famose occasioni che data la natura non sono etimologica del termine non puoi prevedere ma che con la stessa mentalità da occidentale cerchi di controllare. E allora esco di casa alle 9,20 (ci vogliono esattamente 3 minuti per arrivare al luogo del fatidico incontro), dopo averlo superato per ben due volte data la mia inesperienza tra le strade di questa città e quindi aver perso ben 19 minuti per raggiungere il luogo della riunione, alle ore 9,40 incontro il mio collega (a quanto pare uno dei pochi senegalesi presenti all’incontro a pensarla come me!). Ovviamente neanche a dirlo siamo i primi, insieme agli organizzatori dell’incontro (eh menomale! Altrimenti avremmo aspettato fuori sulle scale!!) ma non fa nulla siamo in anticipo. Dopo di noi una francese (sarà sempre quell’idea bizzarra di arrivare all’ora indicata!). Cominciò a fare due chiacchiere con i presenti e penso, l’occasione giusta per conoscere un po’ le persone con cui lavorerò per un anno, rappresentanti di istituzioni, associazioni e organizzazioni tutte impegnate in questo bellissimo programma di lotta allo sfruttamento minorile. Dopo qualche scambio di battuta inizio a leggere il giornale, e penso, una buona occasione per imparare meglio il francese, e articolo dopo articolo finisco il giornale. Non essendoci più nulla da fare prendo il mio super cellulare ( ah benedetta tecnologia quando serve, serve!!!!!) mi connetto ad internet e leggo un po’ la Repubblica, così giusto per non perdere il filo di quel che succede in Italia (vuoi vedere che cade il governo proprio mentre io sono così impegnata!)…. Una volta finito mi accorgo che il mio orologio segna le 11.14 e penso, (beata ingenuità!), ma non sarà arrivata mica l’ora di cominciare sta benedetta riunione????...e dopo qualche minuto la persona incaricata di aprire la riunione esordisce dicendo: effettivamente oggi siamo davvero pochi, a dir la verità anche io questa mattina non riuscivo ad alzarmi dal letto, fa troppo freddo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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